DECLINO
COGNITIVO
Con il passare degli anni molte persone sperimentano una diminuzione della memoria e delle abilità mentali.
approfondisciSOUVENAID
Alimento a fini medici speciali validato da risultati di rigorosi studi clinici.
scopri di piùIL SUPPORTO
DELLA SCIENZA
Leggi il primo studio che ha indagato gli effettidi un intervento nutrizionale specifico su differenti aree
leggi le evidenzeÈ normale che con il passare degli anni e l'avanzare dell'età le cellule del nostro cervello invecchino. Non è normale invece, che si perdano le funzioni cognitive, come per esempio la memoria, l'attenzione, il linguaggio e la capacità di elaborazione dei concetti.
Si parla di declino cognitivo quando una o più di queste funzioni si deteriorano, anche senza compromettere in modo consistente le normali attività della vita quotidiana.
È importante riuscire a distinguere un normale invecchiamento cerebrale dai primi sintomi del declino cognitivo
Se avete dei dubbi si raccomanda di chiedere ad un medico specialista o al vostro medico di famiglia e valutare con lui l’opportunità di una diagnosi più approfondita.
LO SAPEVI CHE
degli italiani è molto preoccupato dell’invecchiamento cerebrale*
Uno dei primi campanelli d'allarme, di cui ci si accorge più facilmente, riguarda la memoria: ci si dimentica, ad esempio, di un avvenimento recente o di eventi importanti, ma ci si ricorda benissimo ciò che è avvenuto molti anni prima.
Tutti noi abbiamo in mente un familiare che, nonostante l’età e qualche acciacco, è ancora lucidissimo: può capitare che non ricordi il nome di una persona, un anniversario, un evento o perfino il luogo in cui ha riposto un oggetto o parcheggiato l’auto. Queste dimenticanze possono essere legate semplicemente alla stanchezza, allo stress o alla necessità di gestire più cose contemporaneamente.
Un criterio pratico per comprendere se possa realmente trattarsi di declino cognitivo è prestare attenzione alla frequenza di questi episodi e al loro peggioramento nel tempo.
Se avete dei dubbi si raccomanda di chiedere ad un medico specialista o al vostro medico di famiglia e valutare con lui l’opportunità di una diagnosi più approfondita.
Lo sapevi che?
Il cervello, come ogni altro organo, trae l’energia necessaria al suo corretto funzionamento dai nutrienti: vitamine, minerali e zuccheri sono alcuni dei nutrienti fondamentali per la sintesi di molecole necessarie per la salute della mente.
*Indagine DoxaPharma 2017
Il declino Cognitivo è un campanello d’allarme rispetto a un quadro di normale invecchiamento e potrebbe precedere una forma di demenza (in particolare l’Alzheimer), in cui i disturbi di memoria peggiorano rapidamente, compromettendo in modo consistente la vita quotidiana.
In generale vale sempre un principio fondamentale della medicina: quanto prima si riconoscono i sintomi e si affrontano le eventuali problematiche con un intervento tempestivo, tanto maggiori saranno le probabilità di ottenere un migliore risultato ed una migliore qualità di vita futura.
Se avete dei dubbi si raccomanda di chiedere ad un medico specialista o al vostro medico di famiglia e valutare con lui l’opportunità di una diagnosi più approfondita.
Sul declino cognitivo si può intervenire per contrastarne la progressione al fine di assicurare una migliore qualità di vita.
La medicina sta sempre più valorizzando linee di approccio multidisciplinari, che si focalizzano su diversi aspetti: stile di vita sano, attività fisica regolare, esercizi cognitivi e relazioni sociali.
Inoltre trattamenti nutrizionali specifici, con componenti* spesso carenti nei pazienti con declino cognitivo, si sono dimostrati efficaci.
* uridina monofosfato, colina, acidi grassi polinsaturi (famiglia omega-3, famiglia omega-6), vitamine (gruppo B, C ed E) e nutrienti antiossidanti (selenio): tutti presenti in Fortasyn Connect™
Alimentazione
Un’alimentazione varia e completa apporta tutti i componenti necessari alle funzioni cerebrali
Relazioni sociali
Coltivare le relazioni sociali aiuta a mantenersi attivi, a ricevere e dare stimoli.
Sono fondamentali anche le emozioni
Attività mentale
Mantenere la mente in esercizio è utile per stimolare la memoria e la formazione di nuove connessioni nervose
Attività fisica
Praticata regolarmente e nel rispetto delle capacità di ciascuno è utile sia per il benessere fisico che per stimolare le abilità cognitive
Se avete dei dubbi si raccomanda di chiedere ad un medico specialista o al vostro medico di famiglia e valutare con lui l’opportunità di una diagnosi più approfondita.
Souvenaid è un alimento a fini medici speciali, sviluppato per il trattamento nutrizionale del declino cognitivo correlato all’età.
Souvenaid contiente Fortasyn Connect™ (per dettagli vedi "Componenti"), una combinazione esclusiva e brevettata di nutrienti che agisce direttamente sulle sinapsi a livello cerebrale.
Lo sapevi che?
Le sinapsi sono le zone in cui l’impulso nervoso viene trasmesso da un neurone ad un altro.
I neuroni sono l'unità funzionale del sistema nervoso
L’obiettivo principale di Souvenaid consiste nel contrastare la progressione del declino cognitivo, mantenendo il più possibile inalterato il livello di qualità della vita.
Souvenaid è l’unico trattamento non farmacologico frutto di oltre 15 anni di ricerca che ha dimostrato efficacia nell’ apportare benefici clinicamente rilevanti nei pazienti con declino cognitivo correlato all’età. Per maggiori approfondimenti visita la sezione Il Supporto della scienza
A partire dai 30 anni, si perdono circa 1000 neuroni al giorno, in modo progressivo
(fino a 100.000 dopo i 70 anni)
Il neurotrasmettitore è una sostanza che veicola le informazioni fra i neuroni, attraverso le sinapsi
Si suggerisce di assumere una bottiglietta da 125ml al giorno pronto all’uso, preferibilmente al mattino e a stomaco pieno, in aggiunta alla normale alimentazione (non è da utilizzare come unica fonte nutrizionale). Souvenaid è disponibile nei gusti Fragola, Vaniglia e Caffè.
Da usare sotto controllo medico.
Si suggerisce l’assunzione di una bottiglietta (125 ml) di Souvenaid al giorno, preferibilmente al mattino.
Gli studi clinici hanno dimostrato che per valutare l’efficacia di Souvenaid è opportuno un trattamento continuativo per un periodo non inferiore a 12 settimane.
L’assunzione di Souvenaid è ben tollerata e non porta ad effetti collaterali. Souvenaid non è adatto in caso di galattosemia e non è da somministrare per via endo-venosa.
Componenti | Quantitativo 1 bottiglietta (dose giornaliera) |
---|---|
EPA | 300mg |
DHA | 1200mg |
Fosfolipidi | 106mg |
Colina | 400mg |
UMP (uridina monofosfato) | 625mg |
Vitamina E (alpha-TE) | 40mg |
Vitamina C | 80mg |
Selenio | 60mg |
Vitamina B12 | 3µg |
Vitamina B6 | 1µg |
Acido folico | 125ml |
Una sempre maggior evidenza data da studi clinici e pre-clinici mostra che alcuni nutrienti specifici possono svolgere un ruolo importante nel contrastare la progressione del declino cognitivo correlato all’età (efficacia di un approccio non farmacologico).
L’approccio nutrizionale non-farmacologico, è inoltre una strategia valida nel trattamento del declino cognitivo e nel mantenimento delle attività della vita quotidiana per l'assenza di effetti collaterali.
È importante però che i benefici derivanti dall’approccio non farmacologico siano supportati da studi clinici rigorosi volti a dimostrarne la validità e l’efficacia.
dimostrano l’efficacia di Souvenaid in pazienti con declino cognitivo correlato all’età
Souvenaid ha dimostrato l’efficacia del trattamento nutrizionale specifico in pazienti con declino cognitivo correlato all’età.
Un'importante novità in termini di studi clinici condotti utilizzando Souvenaid è lo studio LipiDiDiet. Finanziato interamente dall’Unione Europea, è il primo studio che ha indagato gli effetti di un trattamento nutrizionale specifico (Souvenaid) in pazienti che mostrano i primi sintomi del declino cognitivo lieve (Mild cognitive impairment – MCI), una condizione clinica che può portare ad una serie di malattie neurodegenerative tra cui la malattia di Alzheimer
I risultati dello studio hanno dimostrato come l’assunzione di Souvenaid, una volta al giorno per due anni, costituisca un intervento efficace per preservare il tessuto cerebrale.
L’estensione dello studio LidiDiDiet a 3 anni di trattamento ha confermato i risultati già disponibili su Souvenaid ed ha dimostrato inoltre effetti positivi sulla memoria e sulla capacità dei pazienti di svolgere le attività della vita quotidiana grazie al trattamento a lungo termine e alla somministrazione di Souvenaid quotidianamente.
“
Questi risultati sono molto importanti, poiché dimostrano l’efficacia di interventi
nutrizionali specifici già prima del manifestarsi della demenza.
Lo studio più lungo mai fatto sul
persone con declino cognitivo”
Hilkka Soininen, docente di Neurologia presso l’Università della Finlandia Orientale, a capo del progetto LipiDiDiet
“
Questo intervento nutrizionale mostra in maniera evidente che prima si interviene,
maggiore è il vantaggio per il paziente”
“Questi risultati non si erano mai ottenuti prima”
Hilkka Soininen, docente di Neurologia presso l’Università della Finlandia Orientale, a capo del progetto LipiDiDiet
attraverso lo studio LipiDiDiet uno dei principi del Manifesto Danone è diventato realtà, con un importante beneficio per molti pazienti.
Bibliografia:
Soininen H, et al. 24-month intervention with a specific multinutrient in people with prodromal Alzheimer’s disease (LipiDiDiet): a randomised, double-blind, controlled trial. Lancet Neurol. 2017;16:965-975.
Scheltens P, et al. Efficacy of a medical food in mild Alzheimer’s disease: A randomized, controlled trial. Alzheimers Dement. 2010;6:1-10.
Scheltens P, et al. Efficacy of Souvenaid in mild Alzheimer's disease: results from a randomized, controlled trial. J Alz. Dis. 2012;225-36.
Olde Rikkert MG, et al. Tolerability and safety of Souvenaid in patients with mild Alzheimer's disease: results of multi-center, 24-week, open-label extension study. J Alz. Dis.2015;44:471-80.
Kennedy EP, et al. The Function of Cytidine Coenzymes in the Biosynthesis of Phospholipides. J Biol Chem 1956;222:193-214
Soinien H, et al. 36 – months LipiDiDiet multinutrient clinical trial in prodromal Alzheimer’s disease, Alzheimer’s & Dementia Journal (2020)